222222 Saddest Music in the World is a project conceived in October 2009 as a consequence of a massive land expropriation imposed by the state (Lombardy region) to the land owners and land inhabitants.
The expropriation is a long and painful bureaucratic process that not just takes away forever the natural home of plants animals and humans but also modifies and destroys in a irreversible way the native landscape with all its particular and unique geological aspects. In this transitory environment a group of artists realized a specific project as a manifestation of dissent, as a reaction to an unwanted situation. All the gestures are a “mise en scene” of the relation between man and his environment, the natural and the artificial merge into a series of visions. Each art practice generates ideas and dreams, raises new possibilities for confrontation and the understanding of humans.

THE SADDEST MUSIC IN THE WORLD e' un luogo temporaneo fatto di ambienti suburbani e situazioni relazionali periferiche. Uno spazio ibrido dove il mix di pratiche epressive si inserisce nei luoghi della devastante politica del territorio.

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C H I A R A B A L S A M O :: R I F I U T I D I C L A S S E



L’intervento di Chiara Balsamo nel bosco di 222222 The Saddest music in the world affonda la ricerca nella storia recente dell’uomo per riaffiorare sotto vesti contemporanee e più prossime. Nei campi di concentramento e di sterminio nazisti venivano usati dei simboli geometrici per l'identificazione delle persone imprigionate. Per gli internati di tipo politico veniva usato il triangolo rosso, per le lesbiche il triangolo nero, per gli omosessuali il triangolo rosa, per i Testimoni di Geova il triangolo viola, per gli zingari il triangolo nero, per gli immigrati il triangolo blu e il triangolo verde.
Durante il soggiorno nel bosco Chiara Balsamo ha realizzato un intervento site specific incidendo la corteccia degli alberi con dei triangolari che ricordano questi simboli razzisti e xenofobi.
Gli alberi destinati all’abbattimento e gli alberi nel senso piu’ ampio del termine, intesi come tutta la vegetazione spontanea e selvaggia, diventano nella societa’ di oggi degli elementi scomodi, da identificare, sfruttare ed eliminare in favore dell'ottuso progresso del tessuto urbano.
La ricerca di Chiara Balsamo si basa sul tentativo di indagare e osservare le dinamiche e la natura della società contemporanea profondamente razionalizzata. Viviamo in una dimensione sempre più meccanicizzata a causa di innumerevoli processi di culturizzazione e rappresentazione di immaginari collettivi. I lavori di Chiara Balsamo si articolano attorno allo studio e all’’osservazione delle situazioni illogiche che ne derivano e che automaticamente vengono accettate, considerate vere a priori.
Esplorando il territorio del documentario, del reportage fotografico e sperimentando anche nuovi linguaggi di ricerca lo sguardo di Chiara Balsamo rivela gli incantesimi nascosti nella quotidiana politica del reale e ci porta a pensare che forse siamo tutti veramente ancora troppo addomesticati.
Chiara Balsamo e’ nata a Monza nel 1984 frequenta il corso di Arti Visive presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, ha studiato pittura presso l’accademia di Bologna e conseguito un diploma in Fotografia di Reportage e Fotografia Digitale presso l’ Istituto di Design di Barcelona. Nel 2010 I suoi ultimi lavori sono stati presentati in numerosi festival e mostre collettive: “Milano noir e giald” e “You Ching” Milano, “Loop Video art festival” Barcellona, “Mirror Man” c/o Neon di Bologna e “Video.med” c/o Fondazione Merz Torino.

222222 THE SADDEST MUSIC IN THE WORLD

e' un progetto a cura di Serena Porrati e Francesca Tollardo
per ulterioni informazioni manda una mail a serena.porrati@gmail.com
francesca.sky@libero.it