S E R E N A P O R R A T I : B A B Y L O N
Babylon e’ il nome del documentario che Serena Porrati ha realizzato in occasione di 222222 The Saddest music in the world. Tentando di mostrare come logiche di mercato, di viabilità, di “sviluppo” urbano e industriale precedono in realtà ogni necessità presunta per la tutela del territorio nativo, Babylon descrive il paesaggio del potere e del ‘progresso’ e i suoi aspetti più reali e crudeli. Le sensazioni e le esperienze vissute dagli abitanti -umani e non- del territorio martoriato: coloro che, espropriati di uno dei beni piu preziosi -la terra- sono costretti ad accettare la perdita di una casa naturale che hanno da sempre abitato. Una serie di interviste-ritratto delineano il paesaggio umano e il tessuto sociale dell’area. Particolare attenzione e’ rivolta alle immagini e alla descrizione sonora di questo bosco protagonista indifeso.
Le sequenze girate all’interno del bosco sono un tributo, una festa funebre, un addio, l’anticipazione di una fine annunciata. Nel film riflessioni prettamente mirate alla logica delle istituzioni statali andranno a toccare toni piu’ ampi come l’antica sottomissione della natura all’ uomo, l’avidità’, la presunzione della nostra specie e l’analisi di una cultura dominante e dilagante madre di un processo di simbolizzazione che ha raggiunto livelli tali da renderci altro rispetto al mondo naturale. Il film vuole insinuare und dubbio sulla tendenza umana al controllo assoluto su tutto. A modello ed esempio di questa sua peculiarità, la societa’, le sue istituzioni, i “servizi ai cittadini” decisioni prese a tavolino, progetti che provengono dall’ “alto” le cui fondamenta o finalità perdono di vista le origini, le peculiarità: decisioni cieche che si contraddicono o sembrano brancolare nel vuoto.
Nata e cresciuta in un piccolo paese di frontiera tra Lombaria e Piemonte Serena Porrati ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Staatliche Akademie der Bildende Kunste di Stoccarda. Diplomata in Arte e nuove Tecnologie nel 2006 ha preso parte al corso di Master for Art presso la University of California di San Diego. Fotografa e videomaker, la sua ricerca si fonda sulla rappresentazione del rapporto natura-cultura attraverso una commistione sperimentale dei linguaggi audiovisivi contemporanei e non.